01 Lug 2016

Una “petite terrible” tiene testa ai velisti più titolati

Nata ad Ancona con la passione per il mare, ventitre anni da poco compiuti, una (fresca) laurea in Economia che vorrebbe spendere, un giorno non molto lontano, come manager nel settore della nautica. E’ giovane, anzi giovanissima Claudia Rossi che, oltre allo studio, trova il tempo per andare in barca a vela in modo eccellente. Alla vela appunto si è avvicinata 3 anni fa, quando è salita sull’Este 24 chiedendo ai compagni più esperti di insegnarle a timonare, senza essere prima passata per il lungo percorso delle derive. Da subito ha dimostrato di saperci fare, tanto che è poi salita sul J-70 per confrontarsi con i migliori della categoria, pur sapendo di essere una delle poche ragazze (e di sicuro la più giovane) nella flotta. La scelta ha pagato: a Kiel, dove la settimana scorsa si è concluso il campionato europeo, Claudia e il suo team “Petite Terrible” (a bordo anche il poliedrico Michele Paoletti) hanno conquistato un titolo continentale da outsider, battendo equipaggi esperti e dati per favoriti. “Ancora non realizzo l’importanza del risultato – racconta la 23enne dorica – Sono felicissima per la nostra performance e dell’affiatamento che abbiamo raggiunto tra di noi a bordo dopo appena 4 mesi dall’avvio del progetto Petite Terrible, ma ancora non mi sembra del tutto vero”. “Questa vittoria – aggiunge – spero oltretutto che contribuisca all’affermazione della classe in ambito femminile”. 
Dietro ogni risultato c’è un lavoro di squadra che va ben oltre i componenti di un equipaggio e, anche da questo punto di vista, “Petite Terrible” sembra voler portare una ventata di novità nel mondo velico. Le aziende che lo sostengono sono in larga parte marchigiane, come marchigiana doc è la sua skipper: a cominciare dal main sponsor Adria Ferries, azienda che fa parte del Frittelli Marine Group, guidato dal papà Alberto, fino al nostro marchio USAIL, che al team di Claudia Rossi fornisce abbigliamento e calzature da vela. Proprio a favore delle nuove Spider Shoes, si è espressa la velista anconetana: “Oltre a calzare un prodotto made in Marche, voglio sottolineare la soddisfazione di tutto il gruppo per la resa delle nuove calzature a Kiel. Le Spider Shoes si sono rivelate straordinariamente sicure grazie al più elevato grip della categoria e sono state apprezzate anche per la morbidezza e la traspirazione”.